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Via V. Petruzzelli, 43 - 71122 FOGGIA

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Fa.Re. (Famiglie in Rete) APS
C.F. 94088600716 

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3791239964 3939713182

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Email: famiglieinrete@farefamigliafg.it

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Siamo la prima associazione di famiglie nata a foggia, nel lontano 2011 con il nome A.Di.Fa. (ass. di famiglie per i diritti della famiglia). Oggi, volendo realizzare il sogno di sempre, ha cambiato il nome, il logo ed i colori. Oggi ci chiamiamo, appunto, Famiglie in Rete APS, 

per semplificare Fa.Re. aps e siamo iscritti al RUNTS (registro unico nazionale del terzo settore.

La famiglia è la prima e insostituibile cellula della società ma, l’ambito familiare, è quello che richiede più attenzioni: i bambini bisognevoli di aiuto e di relazioni di amicizia, i giovani, la cura della relazione di coppia, gli anziani che necessitano di compagnia o di aiuto nelle attività quotidiane. Famiglie in rete, nasce proprio per creare quella rete di rapporti e relazioni virtuose che possono aiutare e sopperire ai vari bisogni che di volta in volta si presentano. Vogliamo creare benessere diffuso mettendo in rete il bene che ogni persona ed ogni famiglia porta con e dentro di sè. “Il benessere familiare può condizionare tutti gli altri ambiti della vita”.

 

Per fare tutto ciò abbiamo bisogno di tutti, nessuno escluso, affinchè la rete sia sempre più fitta e nessuno possa restarne fuori.

Rete fatta da mani che si tengono, si aiutano, si sorreggono a vicenda

Il cambiamento parte da te

Il benessere inizia da te

Un vecchio detto Africano diceva:

“PER EDUCARE E CRESCERE UN BAMBINO, CI VUOLE L'INTERO VILLAGGIO”

che significa che per far crescere bene un bambino, una famiglia, delle persone,  c'è bisogno di tutti, 

è un lavoro di squadra, di Rete, appunto.

L'associazione Famiglie in Rete, 

un bene per tutta la comunità!!!

«Una persona è una persona attraverso le altre persone»

«io sono perché noi siamo»

Perché il clima familiare è così importante per il benessere degli individui? Quali consigli possiamo seguire per migliorare la serenità della nostra famiglia?

Nessuno può sperimentare il valore della vita senza volti concreti da amare!!!

L'associazione prende spunto da un vecchio detto africano che dice: "per educare un fanciullo, ci vuole l'intero villaggio", ripreso anche da Papa Francesco durante il raduno degli studenti in Piazza San Pietro nel 2014. 

 

“Abitare la Comunità Coltivando Legami”. Questo è lo slogan dell'associazione

 

L’obiettivo è di ricominciare a dialogare, ad incontrarsi e a costruire insieme. Costruire una rete di comunità per sostenersi a vicenda. Infatti, si intende diffondere la cultura della vicinanza, della solidarietà, della reciprocità, al fine di favorire la crescita di una comunità più equa e solidale, incoraggiando nuove relazioni di aiuto e sostegno tra soggetti.

Abitare la Comunità Coltivando Legami” significa anche prevenzione di: 

1) devianze nei giovani, atti di bullismo, atti di violenza, dispersione scolastica, delinquenza;

2) isolamento delle famiglie, pigrizia, pressapochismo, delega dei propri compiti di cura;

3) femminicidi, stupri, sopraffazioni e discriminazioni di genere.

 

L’idea progettuale risponde ad esigenze ben precise del nostro territorio, dove gli individui spesso affrontano il problema della solitudine, dell'abbandono e dell'emarginazione sociale, senza alcuna assistenza e senza valorizzazione delle risorse della famiglia e di tutti i soggetti sociali. 

Scopo del progetto è quello di fare dei quartieri prima, e della intera società successivamente, una comunità, mettendo in circolo i bisogni delle famiglie e dei vari soggetti che le compongono - uomini, donne, anziani e bambini – e mettendo in rete, in collaborazione attiva tra loro, i vari soggetti sociali quali: scuola, famiglie, chiese, uffici pubblici, università, tessuto economico, istituzioni. 

 

Il risultato finale è la creazione di una Comunità che vede tutti in contatto, per tendere una mano nell'aiuto reciproco. Tale obiettivo sarà il risultato di un percorso progettuale fatto di incontri, laboratori e percorsi tematizzati, che non solo creeranno fiducia e consapevolezza del prossimo, ma soprattutto genereranno un profondo senso di appartenenza a una comunità. Ognuno può offrire il suo tempo e le sue esperienze per supportare gli aspetti della vita quotidiana dei propri vicini, come per esempio la cura dei bambini (prevedendo un servizio baby-sitting o baby-parking, laboratori, dopo-scuola), supportando i giovani nel loro percorso di crescita (affrontando tematiche legate all’adolescenza e percorsi di coppia), o agli anziani che necessitano di compagnia e di sentirsi parte attiva della propria comunità. 

 

Una comunità che riscopre la voglia di incontrarsi, pensare, progettare, camminare insieme; che organizza momenti di formazione, ludico-ricreativi, aggregativi. L'obiettivo è di ridare la giusta dignità alla intera Comunità cittadina rendendola viva e vivibile per i propri abitanti. Inculcando anche il rispetto degli spazi comuni e creando percorsi di educazione civica. L'auspicio è quello creare una vera e propria rete di rapporti, di famiglie, di soggetti perché ognuno non si senta più solo, ma componente di una comunità di amici. Condividere il tempo, le esperienze di vita, donare memoria di un tempo ai più giovani, creare interscambi generazionali e culturali, mettersi a disposizione per aiutare nelle faccende di casa, nella gestione dei figli, degli anziani, far incontrare i giovani e dargli l'opportunità di esprimersi, ascoltare chi ha bisogno di confidare il peso di certe vicende personali, mettere in rete il bene che ognuno porta con se, farlo fiorire tra coloro che fanno parte della rete e fuori da essa, riteniamo possa creare benessere per tutti e per tutta la cittadinanza.

Vivere la fraternità ci porta a vivere ogni relazione come un cammino di amicizia, avendo cura dell’altro, attenti al bene che l’altro ha da donarmi e quanto anch’io posso offrire a lui, con l’impegno di operare per la nostra umanità e farla diventare «cantiere di fraternità».

«Dobbiamo vivere da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri» e dove la parola «prossimo» acquista il significato di gratuità relazionale, potremmo dire, «innescare processi di fraternità»

la vita è fatta soprattutto di «legami, comunione, fratellanza»

Charles de Foucauld aveva capito che per diventare il fratello di tutti doveva essere il fratello di qualcuno, di uomini e donne concrete.

Le relazioni ci aiutano a formare noi stessi e gli altri!!!